‘NDRANGHETA: DUISBURG; IN PIZZERIE AFFILIAZIONI E ARMI

{mosgoogle}REGGIO CALABRIA – Le pizzerie in Germania riconducibili alle famiglie di San Luca, Nirta-Strangio e Pelle Vottari, da anni protagonisti di una violenta faida, erano utilizzate per i rituali di affiliazione ma anche per nascondere le armi. I particolari sono emersi dalle indagini svolte dalla polizia e dalla Procura Distrettuale antimafia di Reggio Calabria nell'ambito della strage di Duisburg.

Per tre pizzerie e due appartamenti, riconducibili alle famiglie di San Luca, il Gip di Reggio Calabria, Natina Praticò, aveva accolto la richiesta di sequestro avanzata dalla Dda ma l'autorità giudiziaria tedesca ha rigettato la richiesta di esecuzione del provvedimento perchè i beni risultano intestati anche a persone che non sono indagate nell'inchiesta sulla faida. Nel ristorante 'Da Brunò a Duisburg, dove avvenne la strage di ferragosto, gli investigatori trovarono una statua di San Michele Arcangelo posta nei pressi dello scantinato; una stanza senza finestre all'interno della quale c'era un tavolo in legno di circa sei metri con dodici sedie; numerosi santini raffiguranti la Madonna di Polsi ed altre immagini sacre. Nell'automobile di Marco Marmo, una delle vittime della strage di Duisburg, inoltre fu trovato anche una santino di San Michele Arcangelo bruciato nella parte superiore. Il materiale trovato nel ristorante corrisponde a quello utilizzato, secondo quanto emerge da svariate indagini sulla 'ndrangheta, per i rituali di affiliazione alle cosche.

Nei locali erano utilizzate anche per nascondere le armi e, nel corso delle indagini compiute in Germania, nella pizzeria 'San Michelè, gestita da Giovanni Strangio, ritenuto uno dei killer della strage di Duisburg, fu trovata una pistola Skorpion calibro 9. La pistola era stata nascosta in un barile di mostarda mentre i proiettili era all'interno di una bottiglia di Ketchup. Nel ristorante 'Da Brunò, invece, nascosto in un cassetto segreto di una scrivania nella cantina fu trovato un fucile americano Colt Ar-15 e quasi trecento cartucce.

(ANSA)

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