Mafia Capitale: dalle intercettazioni, “i Mancuso comandano la loro rete, noi la nostra”.

Le conversazioni catturate dal Ros dei Carabinieri tra Buzzi e i due uomini della ‘ndrangheta Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero

ROMA, 11 dic.  – ”In quella rete là comandano loro (‘ndrangheta’ ndr), poi in questa rete qua comandiamo noi !! (Mafia capitale ndr)”. A dirlo Salvatore Ruggiero, arrestato oggi insieme a Rocco Rotolo nell’inchiesta ‘Mondo di mezzo’, in un’intercettazione con Salvatore Buzzi, contenuta nell’ordinanza del gip.

Una frase che ”dimostra plasticamente – scrive il gip – il rapporto paritario tra le due organizzazioni criminali”. In ballo ci sono le critiche di Salvatore Buzzi a Giovanni Campennì, l’imprenditore indicato dal clan calabrese Mancuso per gestire l’appalto sulla pulizia del mercato Esquilino, tramite la creazione di una cooperativa ad hoc: la Santo Stefano onlus. Non va giù al capo della ’29 giugno’ l’atteggiamento di Campennì. ”Non è che qui c’è il padrone, è una cooperativa per il benessere di tutti.. tu non puoi venì qui e pensi di appozzà la cosa.. perché qui non appozzi”.

A questo punto arriva l’altolà di Ruggiero che ricorda a Buzzi il favore ricevuto, cinque anni prima, dal clan Mancuso per le sue attività in Calabria. Di conseguenza, oggi Campennì deve essere rispettato in quanto diretta espressione dei calabresi. ”Tu sei stato rispettato dai MANCUSO.. e i MANCUSO, lo sai no che sei stato rispettato dai MANCUSO!”, dice Ruggiero. ‘Certo’, risponde Buzzi. ”E’ logico – spiega il primo – vengo io perché loro mi mandano e dico “si Salvatore, andiamo”.. però dietro ci sono loro, perché loro comandano … in quella rete là comandano loro, poi in questa rete qua comandiamo noi!!… poi il favore… so passati 5 anni.. “t’ha toccato qualcuno là sotto?”.. no, e allora … basta”.

(AdnKronos)

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