Mafia Capitale: furto pc in Comune, sospetto legame soldi Turella

Le ricostruzioni investigative in un’infotmativa dei Carabinieri del Ros

ROMA, 12 dic. – La procura e’ al lavoro per capire se ci sia un nesso tra gli oltre 570mila euro in contanti trovati nel cassetto di una scrivania e in una cassaforte a parete il 2 dicembre scorso dai carabinieri del Ros durante la perquisizione nell’abitazione di Claudio Turella, funzionario del Servizio Giardini del X Dipartimento di Roma Capitale, e il furto di un pc avvenuto tre giorni dopo proprio nello stabile che ospita gli uffici dove e’ inquadrato il dirigente pubblico.

A darne conto sono gli investigatori del Ros, la cui informativa e’ stata depositata al tribunale del riesame dai pm che indagano su Mafia Capitale. Turella, secondo gli inquirenti, e’ un dirigente pubblico al soldo del clan che fa capo a Salvatore Buzzi, presidente della Cooperativa 29 giugno, e a Massimo Carminati, ex estremista dei Nar. I carabinieri, in relazione al furto di una settimana fa, scrivono che “ignoti malfattori, dopo essersi introdotti abusivamente nella struttura ed aver rovistato tra i cassetti di parte della mobilia presente nei locali, si erano impossessati del notebook di proprieta’ di Claudio Zacchia, dipendente della Protezione civile del Comune di Roma. Dalle dichiarazioni rese dal personale dipendente dell’ufficio comunale, non risulta essere stato sottratto altro materiale di valore o documentazione di interesse”.

(AGI)

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