Mafia Capitale: Prestipino, “lobbying pressante di Carminati sul Comune”

E sul rapporto con gli imprenditori: “come Cosa Nostra”

ROMA, 11 dic – E’ in corso a Roma in Commissione parlamentare Antimafia l’audizione di Pignatone e dei magistrati che hanno coordinato l’indagine “Mondo di mezzo” e del prefetto di Roma Pecoraro.
Secondo il procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino, “Carminati e i suoi utilizzano un sistema estremamente raffinato di penetrazione nei vari apparati, in particolare in quello comunale, in cui i suoi uomini diventano protagonisti di una vera e propria attività di lobbying particolarmente pressante e che ha due finalità: imporre in posizioni apicali personaggi che l’organizzazione ritiene ad essa vicine; e rimuovere o ostacolare la nomina in rami ritenuti sensibili di soggetti con i quali l’organizzazione ritiene di non poter intavolare rapporti giusti”.

Quanto al rapporto con gli imprenditori, ha aggiunto Prestipino: “Carminati e i suoi si pongono con un approccio identico, anche dal punto di vista della terminologia, a quello delle mafie tradizionali” il cui “schema viene attuato a Roma, dove qualche imprenditore per ottenere protezione si rivolge a Carminati. Questo concede la sua protezione ma chiede qualche cosa”.
“Carminati spiega ai suoi – ha detto il procuratore aggiunto all’Antimafia – la sua filosofia con il mondo dell’impresa: ‘… io gli faccio guadagnare i soldi. Loro devono lavorare per noi’. Lo si poteva leggere in un’intercettazione a Palermo. Questi non vogliono il pizzo, questi vogliono l’impresa“.

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